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Analisi Visiva OEP

Le capacità visive necessarie per poter eseguire in maniera efficiente le richieste lavorative attuali sono profondamente cambiate rispetto a quelle di 50 anni fa, la rivoluzione informatica e l'informazione digitalizzata esigono una sempre più pesante richiesta di attenzione visiva, come per esempio televisione, videogiochi, computer etc.

Lo stress è un fattore che influisce sul processo visivo. Hans Selye1 ha dimostrato come lo stress coesista con la vita anche se ciascun individuo reagisce in modo diverso a stress di tipo diverso e possegga un diverso livello di stabilità per rispondere a quello stress.

Il lavoro prossimale, concentrato e prolungato, l'eccessivo abbagliamento, l'insufficienza di illuminazione ed una erronea postura durante le lettura, sono alcuni degli stress che danneggiano, in modo specifico, il processo visivo.

Se il peso totale dello stress è intenso, o prolungato per lunghi periodi di tempo, l'adattamento normale allo stress diviene condizionato e produce distorsioni strutturali.

Un soggetto esposto ad un eccessivo stress visivo, incapace di affrontare quel che si definisce un normale stress, potrà sviluppare difetti oculari strutturali in quanto adattamenti a quel tipo di stress.

Determinare l'efficienza del sistema visivo solamente con un metodo quale l'acuità visiva e la determinazione dell'eventuale ametropia è alquanto riduttivo.

Possiamo trovare soggetti con difetti ametropici2 importanti, ma altamente efficienti nei loro compiti visivi quotidiani, e soggetti emmetropi3 che non sono in grado di risolvere i compiti visivi richiesti dal proprio lavoro o dal proprio hobby.

Skeffington4 utilizzò una batteria di test, integrate in una sequenza che si può definire "psicometrica", in cui le variazioni ambientali sono prodotte dall'uso di lenti e prismi, che andranno a modificare il comportamento soggettivo, portando alla definizione non solo del valore dell'ametropia, ma di una misura dell'adattamento del soggetto allo stress indotto dalla visione prossimale.

Nel corso degli ultimi anni 50 un significativo numero di Optometristi sviluppò una batteria di test concatenati in una sequenza analitica (Analisi Visiva) formulando una tabella di espected utilizzata come guida di riferimento.

L'Analisi Visiva è il modello operativo utilizzato per valutare le caratteristiche del processo di adattamento funzionale del sistema visivo e permette di trarre informazioni sia sullo stato che sulla direzione evolutiva del problema visivo.

L'Optometrista comportamentale verifica le abilità visuo-posturali, oculomotorie e visuo-spaziali. In questo modo è possibile verificare la qualità della percezione visiva, la sua influenza sul sistema tonico posturale, l'armonia dei comportamenti visuo-motori e visuo-percettivi.

Referenze


  1. Padre della Sindrome Generale di Adattamento (G.A.S.)
  2. Difetto refrattivo visivo
  3. Condizione refrattiva dell'occhio normale
  4. Padre dell'Optometria funzionale, direttore OEP (Optometric Extension Program)
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